Ernia Cervicale

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view post Posted on 3/2/2016, 20:48     +1   -1
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Ernia Cervicale
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L’ernia del disco cervicale è una sporgenza del disco intervertebrale che comprime la radice nervosa diretta ad uno degli arti superiori ed, eventualmente, anche il midollo spinale.
Può essere “molle”, o “dura” a seconda della consistenza.
Si manifesta tipicamente con dolore e debolezza dell’arto superiore, la “cervicobrachialgia” rappresentata nella figura a fianco, ma spesso il corteo sintomatologico diventa fuorviante anche per il medico. Infatti, quando la compressione sul midollo spinale è significativa, viene compromessa anche la motilita e la sensibilità degli arti inferiori.
Si parla invece di spondilosi cervicale in presenza di una modificazione marcata dei dischi e delle vertebre cervicali con una sofferenza estesa delle radici e del midollo spinale.
Ernia “molle”
è la classica ernia, per estrusione del disco nel canale neurale. Si produce per “usura” e “degenerazione” del disco, e puo’ essere dovuto a traumi cervicali con colpo di frusta .Usualmente si riscontra prima dei 50 anni. Il livello più colpito è C6-C7 (70%), segue C5-C6 (20%). La manifestazione prevalente è il dolore al braccio ed al collo, che spesso insorge acutamente al risveglio mattutino. E’ usuale una certa rigidità del collo, con torcicollo.
Per il medico è importante ricordare che il dolore dell’ernia C5-C6 puo’ simulare un infarto miocardico.
La sofferenza di C8 invece può accompagnarsi a una sindrome di Horner incompleta, ossia alterazione del diametro pupillare.
Sul piano clinico-diagnostico, alcune manovre evidenziano la sofferenza cervicale e radicolare. L’estensione della testa aggrava il dolore al collo ed al braccio, mentre l’elevazione delle braccia dietro il collo risulta benefica.
Il dolore al braccio ed al collo si accentua premendo sulla testa dell’ammalato inclinata dal lato interessato (segno di Spurling), mentre la flessione anche spontanea della testa talora provoca una sensazione elettrica che scende lungo la colonna vertebrale, per tensione sui cordoni posteriori (segno di Lhermitte).
La trazione sul collo allevia il dolore. Da un punto di vista terapeutico è consigliabile un periodo di terapia conservativa (vedi “terapia” più avanti), con immobilizzazione in collare di Shantz, eventuali trazioni e ionoforesi o laser-terapia, prima dell’intervento per via anteriore (Cloward) o posteriore (Scoville). Ernia “dura”
L’ernia “dura” è un misnomero per indicare un conflitto radicolare sostenuto da un becco osseo al margine del corpo vertebrale (osteofitosi margino-somatica). Una radiografia in posizione obliqua dimostra la riduzione del canale neurale, la dove la radice nervosa esce dal canale vertebrale. L’insorgenza dei sintomi è solitamente graduale, con dolore radicolare a cui spesso si associano deficits muscolari ed alterazioni dei riflessi osteo tendinei. Talora sono coinvolte più radici, perchè il processo spondilotico, a differenza della semplice ernia “molle”, interessa più di un livello.
Spondilosi cervicale
La spondilosi cervicale riduce drasticamente i diametri del canale vertebrale (stenosi vertebrale). Nei tagli trasversali si ha il caratteristico aspetto a fagiolo. Tali deformazioni sono dovute alla produzione di becchi osteofitici, all’ossificazione del legamento longitudinale posteriore ed eventualmente alla ipertrofia del legamento giallo.
La sofferenza midollare che ne risulta determinana un quadro di mielopatia spondilosica, con sintomi agli arti superiori, indeboliti, ed agli arti inferiori, indeboliti e rigidi, cosicchè anche la deambulazione risulta alterata.
Quando poi si associ una compressione posteriore per ipertrofia del legamento giallo, si ha un deficit deficit della sensibilità tattile e vibratoria degli arti inferiori.
In termini piu’ strettamente tecnici, il danno funzionale è espresso dalla claudicatio midollare, ossia difficoltà progressiva della deambulazione, che recede dopo una breve sosta per poi ripresentarsi in cicli. Va differenziata dalla claudicatio vascolare in cui prevale il dolore con segni di vasculopatia agli arti inferiori. La presenza di perturbazioni del microcircolo midollare causa spesso una sindrome midollare centrale caratterizzata da atrofia agli arti superiori. Si rende perciò necessaria la diagnosi differenziale con la sclerosi laterale amiotrofica. Il rilievo di segni radicolari e/o piramidali pregressi depongono per la mielopatiaspondilosica.
Diagnosi
Mentre per l’ernia molle prevalgono i segni radicolari, ossia dolore e debolezza al braccio, in caso di ernia dura bisogna discernere l’intere
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spurlingManovre Spurling


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