Votes taken by marisa56

view post Posted: 21/12/2010, 15:18     +1La favola di Natale - Fiabe


Era la notte di Natale. Nella calma ovattata della foresta, la neve scendeva copiosa e rendeva ancora più silenzioso il silenzio.
Nella baita, la calda luce del camino, disegnava sul muro strane forme e nel lettino, sotto una calda coperta, Luca ascoltava la favola di Natale che il nonno gli stava raccontando:
” Vedi Luca, devi sapere che le stelle non sono nate senza un motivo. Tantissimi anni fa, in una notte come questa, un bambino più o meno della tua età, guardava fuori dalla finestra. Era una notte buia e silenziosa e il cielo era nero e scuro, non c’era neanche la luna, perché non esisteva. Quel bambino si sentiva solo, ma tanto solo, così solo che espresse un desiderio con una tale forza che si alzò un forte vento e tantissimi dei fiocchi di neve che scendevano, come in questo momento, volarono nel cielo, riempendolo di puntini bianchi e la luna comparve per la prima volta nella sua storia per proteggerli. Da quel momento tutti gli uomini guardarono le stelle quando volevano esprimere un desiderio. Tornando a quel bambino, pochi minuti dopo la comparsa delle stelle, sentì grattare alla sua porta, la aprì e vide davanti all’uscio una cesta e nella cesta, un cagnolino infreddolito che lo fissava con i suoi occhioni. Da quel momento quel bambino non si sentì mai più solo, neanche per un istante”.
Il nonno fissò Luca per vedere se si era addormentato, il bambino invece era attento e lo fissava a sua volta. Distolse lo sguardo e lo rivolse alla finestra. La neve scendeva sempre più fitta.
Luca guardò ancora il nonno:
” Anch’io nonno ho il mio desiderio. Vorrei che ogni anno della mia vita, in questa notte, tu mi racconti una fiaba!”.
Il nonno sorrise intenerito e una lacrima spuntò nei suoi occhi.
Luca era in piedi davanti alla finestra del suo appartamento. Era la notte di Natale.
I suoi figli alle sue spalle, stavano aprendo i pacchi con una gran foga. Luca fissava tra i fiocchi di neve e il suo pensiero vagava nella folla dei suoi ricordi, quando il suo sguardo cadde sulla strada, dove alla luce bianca di un lampione, un vecchio mendicante stava controllando nella spazzatura: forse sarebbe riuscito a trovare la sua cena?!
Come se sentisse lo sguardo di Luca addosso, si voltò verso di lui e sorrise, Luca ricambiò il sorriso, senza rendersi conto del perché. In quell’istante si sentì tirare la stoffa dei pantaloni:
” Papà, papà guarda che bello il mio garage nuovo!”.
Luca accarezzò la testa di suo figlio e ritornò con lo sguardo alla strada ma anche se erano passati solo pochi secondi, il mendicante era scomparso….fu in quell’istante che la favola più bella che aveva mai sentito comparve nella sua mente.





di Darkfanio degli amici del Forum di Pinu



fonte


Edited by nuvola@ - 21/12/2010, 17:35
view post Posted: 11/12/2010, 13:07     +1Voci e parole - Racconti .
I messaggi del cuore sono a volte così forti ed arrivano come un temporale senza nuvole ad inondarti le giornate.
In una serata d’inverno leggevo racconti sul web, avvolta in un caldissimo piumone e ce ne fu uno che mi appassionò molto, tanto da decidere di contattare l’autore.

:-Ciao! Tu non mi conosci,ho letto il tuo racconto e sono ancora qui a cercare di dare un volto a quelle parole!

Aveva un modo di scrivere molto coinvolgente, che ti teneva legato al racconto fino alla fine, con una buona padronanza delle parole, ma descriveva l’amore come se alla base di tutto ci fosse solo attrazione fisica.
Una maniera molto riduttiva di esprimere questo sentimento, essendo una donna passionale e molto sensibile non potevo chiudere gli occhi davanti a tanta superficialità.
Incominciai a leggere tutti i suoi racconti, travolgenti, appassionanti, fantasiosi, ma privi del vero sentimento confuso con una forte carica erotica.
Decisi di cercare di mostrargli la sottile differenza tra realtà e fantasia e che a volte tra voler realizzare e il realizzato il tratto è breve.
Ci scambiavamo molte mail dove io criticavo le sue opere, provocandolo anche duramente e lui a volte sembrava divertirsi a contrastarmi con le parole, in altre occasioni era molto piu arrendevole.
Io ferma sulle mie opinioni e lui che cercava in tutti i modi di mostrarmi i lati positivi del suo pensiero….sembravamo il diavolo e l’acqua santa.
Poi ad un tratto piu nulla, quando decisi di mandargli un biglietto di auguri virtuale per Natale e lui mi rispose

:-Mi sembra riduttivo sentirci solo per Natale, Pasqua e tutte le feste comandate…..anche se non sopporto questi rituali, ti ringrazio e faccio tanti auguri anche a te.

Di sicuro un messaggio che faceva trapelare il desiderio di continuare a sentirmi, forse lo avevo colpito perchè gli davo motivo di tirar fuori i suoi sentimenti.
Nonostante la sua posizione su certe cose, non demorsi e gli mandai un biglietto d’auguri per il Capodanno e la sua risposta non tardò ad arrivare con un altro biglietto che raffigurava un angelo nelle braccia di un diavolo….era una provocazione alla quale non potevo non rispondere.

:-Ti ringrazio, sei stato gentile.Con questa immagine pensavi di rispecchiarci?Se è così, per certi versi ci sei riuscito!

Lui aveva un’immagine di me fredda, gelida, che non dava spazio alla dolcezza ed alla sensualità, tesa alla critica spietata e senza via d’uscita, incapace di provare emozioni particolari.Quando ad un tratto volle mettermi alla prova.

:-Vieni via con me? Ti porto a Parigi!

Queste parole mi colpirono come un tornado togliendomi il respiro, investita da un mare di sensazioni mai provate prima.Non riuscivo a realizzare una risposta razionale, istintivamente gli avrei detto “anche subito”, ma dovevo rimanere lucida… il problema era convincere il mio cuore.

:-Io posso essere molto dolce,sensuale e passionale, piu di quanto tu possa immaginare… ma non vengo con te a Parigi, sei pericoloso!

:-Mi fa piacere parlare con te e vorrei che continuassi a giudicare i miei racconti, trovo le tue critiche molto costruttive

:-Quando vuoi,io sono qui.

Da quella conversazione i toni cambiarono, lui mi lasciava sempre dei maessaggi molto particolari dicendomi che l’avevo cambiato, che non credeva piu esistesse un modo di vedere l’amore così come lo vedo io.
Ormai le mie giornate non iniziavano se non c’era un suo messaggio dolce ad accogliermi ed ero ansiosa di poterlo fare mio e di rispondere con tutta la tenerezza che il suo cuore meritava e che il mio voleva offrirgli.
Dopo un po tutto questo non mi bastava, volevo conoscerlo meglio, volevo che le mie parole gli arrivassero rapide, dirette…..forse volevo solo sentirlo piu vicino a me.
Gli proposi con timore di parlare in chat, speravo mi dicesse di si felice di aver compreso le mie motivazioni……..lui accettò.
Stavo rischiando di dargli una cattiva impressione di me, ma ero certa che le nostre conversazioni sarebbero state diverse, piu reali, piu vive.

:-Ho bisogno di te….non faccio altro che pensare a te e le mie giornate sono vuote se non riesco a parlarti almeno una volta.

:-Queste sono dichiarazioni d’amore ed io non so se sono pronta per dire che ti amo

:-Io ti amo tanto e mi manchi da morire, vorrei tenerti vicina per stringerti, per baciarti!

:-Anch’io ti penso sempre e non riesco a toglierti dalla mente. Cerco i tuoi messaggi in ogni momento e non so cos’è……

:-Ascolta, voglio darti il mio numero di cellulare, vorrei sentire la tua voce anche solo una volta.

:-Io non so se……….

Mi rigirai quel numero fra le mani per un giorno intero, avevo paura, non sapevo se stavo facendo la cosa giusta,la realtà che non volevo accettare era che mi stavo innamorando e mi sentivo come un’adolescente al primo appuntamento, confusa, impacciata.

:-Ciao!sono io

:-Ciao!Che bello sentirti. E’ così strano, scusami se non so dirti le cose che ti scrivo ma sono emozionato.

:-Si anch’io non so cosa dirti, però è piacevole!

Il nostro imbarazzo era reciproco e non riuscimmo a dirci granchè, eppure non essendo piu alle prime armi la complicità tra di noi sarebbe dovuta essere spontanea.
Da quel giorno ci sentiamo al telefono piu spesso di quanto immaginassi io stessa e la nostra passione è venuta fuori prepotentemente.
Ho imparato a lasciarmi andare nelle braccia di un amore senza pari.

:-E’ così bello parlarti e poi vederti accanto a me anche se non ci sei!

:-Stringimi forte fammi sentire da lontano il tuo calore!

:-Se chiudo gli occhi per un attimo sei nei miei sogni per sempre!

Un amore come nessuno, un amore con la A maiuscola, un sentimento così profondo che non può essere visto, che non potrà mai essere capito.



dansalvarea
view post Posted: 8/11/2010, 13:22     -1E' morta Jill Clayburh - Personaggi indimenticabili...
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(ANSA) - NEW YORK, 6 NOV - L'attrice Jill Clayburgh, nata a New York il 30 aprile del 1944, scompare oggi nella sua casa nel Connecticut. Bionda, filiforme, elegante, aveva raggiunto il successo con ruoli di donne energiche e si e' trovata spesso al fianco di grandi star: di Robert De Niro nel film d'esordio di Brian De Palma, con Bill Wilder in Wagon Lits con omicidi del 1976 e nello stesso anno va in scena con Peter Falk. Ha avuto due nomination all'Oscar. E' stata Caterina Silveri nel film La luna di Bertolucci.
view post Posted: 14/10/2010, 13:38     +1Fata cortesia - Fiabe
C'era una volta un paese molto lontano, c'erano pochissime case, ma c'era tanto spazio verde, vivevano una famiglia molto ricca e una famiglia poverissima.
Nella casa ricca abitava una bambina dal nome Luisa e nella casa povera abitava una bambina dal nome Tiziana, entrambe avevano 7 anni.
Luisa era molto fanatica ed evitava sempre la compagnia di Tiziana, anche perchè i suoi genitori non volevamo che frequentasse gente povera.
Luisa tutte le sere parlava con fata cortesia, chiedendole sempre mille cose, aveva la stanza piena di giocattoli, mentre la stanza di Tiziana era vuota.
Aveva una bambolina di carta, come le sue scarpe, Luisa con belle scarpe lucide e alla moda, Tiziana scarpe fatta con la carta.
A scuola Luisa si comportava male con Tiziana, Luisa aveva dei quaderni nuovi e molto belli, mentre Tiziana scriveva con fogli di giornale riciclati.
Tiziana desiderava molto far amicizia con Luisa, ma Luisa evitava la sua presenza, come ci rimaneva male Tiziana.
Un giornoLuisa, venne colpita da un forte dolore alle gambe, allora corse subito a parlare con fata cortesia.
Fata cortesia corri vieni ad ascoltare quello che ho da dirti, fata cortesia rispose dimmi tutto mia cara.
Luisa gli disse fammi scomparire questo dolore atroce che ho alle gambe.
Fata cortesia rispose, non posso Luisa, sono impotente verso la salute, sai mia cara bambina viziata, la salute non si compra. Concluse Luisa dando della stupida a fata cortesia.
Fata cortesia gli aveva consigliato che avrebbe dovuto cambiare comportamento nei confronti di Tiziana.
Luisa tutta la notte pensò a quelle parole, la mattina seguente a scuola si comportò molto carinamente con Tiziana, regalò a lei anche un bel quaderno, Tiziana rimase meravigliata a vedere Luisa agire così nei suoi confronti, non lo aveva mai fatto, anzi all'uscita di scuola Luisa invitò Tiziana il pomeriggio ad andare a giocare a casa sua.
I genitori di Luisa all'inizio non furono d'accordo, ma poi acconsentirono.
Passarono un bellissimo pomeriggio insieme, ridevano scherzamo a non finire, alla fine Luisa regalò a Tiziana una bella bambola e si salutarono con un grande bacio vero.
Dopo mezzanotte Luisa si alzò e attraverso le stelle cercò fata cortesia.
Fata cortesia rispose tutta scocciata dicendole: "prima mi dai della stupida poi mi cerchi!".
Luisa acconsentì e disse scusa, "Comunque volevo ingraziarti perchè il grande dolore alle gambe è scomparso grazie di tutto fata cortesia!".
Ma la fata perplessa rispose, "Hai fatto tutto da sola Luisa, io non ho fatto nulla", e Luisa "Ma come ho fatto tutto da sola, spiegati meglio".
Fata cortesia spiegò, "Cara la mia bambina solo oggi hai dimostrato la tua vera ricchezza, la ricchezza che tenevi nascosta in fondo al tuo cuoricino, sei diventata ricca regalando il quaderno e la bambola a Tiziana, invitandola a casa tua, ecco perchè il buon Dio ti ha premiata, non sono stata io, l'unica cosa che non si può comprare con i soldi è la salute cara Luisa, mia dolce bambina, solo oggi sei la bambina più' ricca del mondo". E fata cortesia scomparì tra le stelle.
Da quel giorno Luisa capì' molte cose e alla fine la loro amicizia divento' sempre più forte e più bella, divennero come delle sorelle ora erano tutte e due ricche.
view post Posted: 2/9/2010, 09:58     -1Elisany, 14 anni: la ragazza più alta del mondo. , Video - Notizie strane & curiosità

Ha soli 14 anni ed è alta 2,06 metri: la sua statura continua ad aumentare




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E’ Corriere.it a raccontare la storia di Elisany Silva, una ragazza brasiliana di 14 anni. La particolarità di Elisany è che, nonostante la giovane età, sia alta due metri e sei cenimetri: altezza che le è valso il titolo mondiale di teenager più alta.

Attenzione però: quella che potrebbe sembrare una curiosa caratteristica è, parallelamente, una malattia. Elisany infatti continua a cresce, in media 15 centimetri all’anno. La sua statura le ha valso molteplici problemi: l’abbandono della scuola elementare, ad esempio, perchè non riusciva ad entrare nello scuolabus. Forti emicranie, continue attenzioni per non sbattere la testa nei soffitti delle case, etc. Elisany è la più giovane di sette fratelli; da quando ha compiuto 11 anni la sua crescita è stata anomala.

“I miei genitori non hanno abbastanza soldi per le medicine o per specialisti che possano chiarire quale sia la mia malattia. Per questo motico vorrei iniziare una nuova vita e lavorare, magari da modella.”

Dopo un servizio a lei dedicato, Elisany ha raggiunto il suo obiettivo: a settembre debutterà come modella in una sfilata per abiti da sposa organizzata nella città di Belem, qualche giorno prima del suo 15esimo compleanno. Che dire.. in bocca al lupo!







Fonte Ilmondodipatty.it
view post Posted: 23/8/2010, 15:57     +1riflessioni - Riflessioni
Imprevista pausa


Ti resto appena un fiato

sopra l’amore

quando il giorno mormora

le sue frasi di commiato

una tenerezza di preghiera masticata

imprevista pausa

che svapora all’improvviso e

trema

poi ti riprendo tra le labbra e

quella linea

un solco di rame lungo la schiena.




mirella crapanzano
view post Posted: 20/8/2010, 20:58     +1riflessioni - Riflessioni
hai ragione Nuvola, nella vita come nel vertuale, non sempre si incontrano persone ''vere''.
Va be' si impara ''ci si fanno le ossa''.
Per fortuna, come dici tu, ci sono anche belle persone, e per fortuna.
Ciao Nuvola tvb
view post Posted: 14/8/2010, 16:31     +1riflessioni - Riflessioni

Riflessioni di M.Gandhi




Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli: "Perchè le persone gridano quando sono arrabbiate ?"
"Gridano perchè perdono la calma" rispose uno di loro.
"Ma perchè gridare se la persona sta al suo lato ?" disse nuovamente il pensatore
"Bene, gridiamo perchè desideriamo che l'altra persona ci ascolti"
replicò un altro discepolo
E il maestro tornò a domandare:
"Allora non è possibile parlargli a voce bassa ?"
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò:
" Voi sapete perchè si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati ?
Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto.
Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare.
Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro.



D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate ?
Loro non gridano, parlano soavemente. E perchè ?
Perchè i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola.
A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano solamente sussurrano.
E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi.
I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."
In fine il pensatore concluse dicendo:
"Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino,
non dite parole che li possano distanziare di più, perchè arriverà un giorno in
cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare."
view post Posted: 5/8/2010, 16:57     +1riflessioni - Riflessioni
"Cos'è tutto questo affannarsi per il denaro,
e tormentarsi per questo mondo?
Hai mai visto qualcuno che sia vissuto eterno?
Questi uno o due soffi di vita che sono nel tuo corpo,
sono un imprestito:
a mo' d'imprestito bisogna vivere.
Omar Khayyàm (1050-1122 ca.)
view post Posted: 1/8/2010, 19:18     +1riflessioni - Riflessioni
"Gli stolti non si curano solo del dovere da compiere
o dello scopo che dovrebbero raggiungere, ma pensano a se stessi soltanto.
Ogni cosa è solo un piedistallo per la loro vanità".
Buddha
view post Posted: 25/5/2010, 16:55     -1- IL MOSTRO DI SCHEGGIA - Creature fantastiche & fantascienza
Fonte:www.thexplan.net

CRONOLOGIA
fine aprile 1997 - un pastore viene attaccato da un essere con "due occhi luminosi" che esce dal bosco. Si salva solo grazie al suo fedele cane maremmano, che attacca la creatura ma resterà ucciso.

aprile/maggio 1997 - un cacciatore della zona, nel bosco con i suoi cani, avvista un animale da lontano, che si muoveva con andatura scimmiesca. I cani, terrorizzati, fuggono e si rfugiano nella Jeep del cacciatore.

aprile/maggio 1997 - quaranta pecore vengono trovate morte, con il cranio schiacciato.

7-8 (circa) maggio 1997 - Oddo Brunamonti, mentre tagliava la legna nel bosco, vede un gruppo di cavalli fuggire terrorizzati. In lontananza, l'uomo sente uno strano urlo. Pensando che ci possa essere un lupo in giro, Oddo si ripromette di avvertire le aziende limitrofe.

11 maggio 1997 - Oddo Brunamonti, mentre raccoglie la legna, nota una strana creatura che lo osserva dal bosco. Di lì a poco verrà attaccato e se la vedrà a poca distanza dall'auto, anche se per pochi attimi. Tornato a casa, Oddo avverte Carabinieri e Guardia Forestale, che si mobilitano immediatamente.

12 maggio 1997 - Esperti da Perugia e Firenze giungono sul posto per cercare tracce dell'essere. Viene fatto il calco di un' impronta, vengono trovati ciuffi di pelo sugli alberi, e alcuni fruscii mettono in allarme l'equipe. Tutti salgono nelle auto e fuggono, lasciando l'attrezzatura sul posto, che in seguito verrà recuperata.

13 (circa) maggio 1997 - un uomo si presenta a Oddo e gli consiglia ufficialmente di dire che, nel bosco, ha visto un orso. Oddo rifiuta di mentire.

14-15 (maggio) 1997 - da questo momento, per un mese, un elicottero della polizia sorvola costantemente i boschi.

[circa nello stesso periodo] maggio 1997 - l'uomo che si era presentato a Oddo paga da bere a tutto il paese, dicendo che i soldi "non sono i suoi".

15-20 (circa) maggio 1997 - compaiono nei boschi sei orsetti da parco, e si sparge la voce che Oddo ha visto un orso.

maggio 1997 - un uomo con una busta di cibo in mano viene inseguito da un orsetto. Preso dal panico, getta via la busta e si accorge che l'animale cercava solo un po' di cibo.

[nello stesso periodo e nei giorni seguenti] maggio 1997 - studiosi, ricercatori e altri personaggi interrogano le persone della zona, specialmente i pastori, sulle loro abitudini di pascolo e di lavoro.

maggio/giugno 1997 - un pastore, insospettito per le domande che gli vengono rivolte, finge di andarsene ma si rifugia nel bosco e attende. In una casa colonica attira la sua attenzione l'attività di due dottori, presumibilmente veterinari. D'un tratto un elicottero si ferma sopra la casa, cala una gabbia e poi la tira su, volando via. Altri testimoni affermano di aver visto l'elicottero che portava qualcosa attaccata alla carlinga.

maggio/giugno 1997 - due giorni dopo viene smentita la storia degli orsetti, che infatti vengono fatti sparire.

[Da quel momento in avanti, non succede più niente di strano].

VICENDA
E' una serena domenica di maggio del 1997. Oddo Brunamonti, 60 anni, si reca nei boschi vicino Scheggia (Gubbio) per raccogliere della legna che un suo amico gli aveva preparato sulla strada. L'uomo parcheggia l'auto in retromarcia, così da poter partire subito dopo aver finito il lavoro, e scende. Si guarda intorno: davanti a lui, la strada compie un breve tratto in salita prima di inoltrarsi nel bosco. In cima al declivio, Oddo nota una sagoma scura tra gli alberi. Pensando si dovesse trattare di un puledro scappato all'azienda vicina, non gli da' eccessiva importanza, ripromettendosi di avvisare i proprietari non appena tornato a casa. Dalle 10:00 a circa mezzogiorno Oddo è impegnato a raccogliere la legna e liberare la strada per consentire il transito dei veicoli. A questo punto l'uomo si guarda ancora intorno, per assicurarsi soprattutto di aver liberato la strada. E' in quegli istanti che, guardando lo stesso punto in alto, nel declivio al limitare del bosco, si accorge che l'animale che aveva visto due ore prima era sempre lì. Anzi questa volta, quando si accorge di essere osservato, si nasconde velocemente dietro un cespuglio; un gesto che appare quantomeno anomalo a Oddo, che in quei boschi ci è neato e cresciuto, e conosce molto bene il comportamento degli animali selvatici. Così, spinto dalla curiosità, l'uomo sale in auto e, a retromarcia, si avvicina al bosco nel tentativo di scoprire dove sia finito quell'animale. Poco prima di imboccare il sentiero in salita, qualcosa balza fuori dalle piante e si frappone tra l'auto di Oddo e il bosco, sulla strada. La visione è incredibile: l'animale è una creatura bipede, alta circa 1.70, il cui corpo è ricoperto di un pelo lungo color mogano. La braccia, robuste e muscolose, sono sollevate in aria e la bocca è spalancata. E' quest'ultima ad atterrire maggiormente Oddo, in quanto larga e provvista di due fila di denti simili a quelli di un uomo, rossa al suo interno. L'essere sembra infastidito dalla presenza di Oddo, e l'uomo si sente in grave pericolo. Inserisce la marcia e spinge l'acceleratore, ma dimentica di abbassare la frizione. L'auto si spegne e la creatura avrebbe certamente assalito la macchina se non fosse intervenuto un piccolo diversivo: Oddo tenta freneticamente di riaccendere il motore, e il rumore della chiave e del motorino d'avviamento disorientano la bestia, che resta immobile per un istante, prima di spiccare un nuovo balzo all'interno del bosco. Il testimone ricorda di come gli alberi, al passaggio di quella creatura sconosciuta, ondeggiassero in maniera vistosa.
Tornato a casa, la figlia nota subito qualcosa che non va: suo padre è pallido e agitatissimo, le chiede di mostrargli alcuni libri di animali, e si mette a sfogliarli ad uno ad uno nel tentativo di individuare una somiglianza, un confronto, ma niente. Come dirà più volte, i suoi occhi si fermavano sul Gorilla, ma la bestia che lui aveva visto era completamente diversa. Dopo il racconto, la famiglia di Oddo spinge l'uomo ad avvertire le autorità. Carabinieri e Guardia Forestale sembrano prendere molto sul serio il racconto del testimone, tanto che organizzano immediatamente una battuta nei boschi. E' Oddo a guidarli, e sebbene non vedranno niente di anomalo, sentiranno fruscii e rumori di un grosso animale che sembra spiarli a distanza.
Il giorno dopo arrivano a Scheggia degli esperti da Perugia e Firenze, intenzionati ad effettuare analisi e rilevamenti sul posto. E' ancora una volta Oddo a guidarli. Vengono montate telecamere, scattate fotografie e viene prelevato un calco dell'impronta lasciata dal "mostro" sul terreno bagnato: l'orma è provvista di tre dita anteriori e uno "sperone" posteriore, all'altezza del tallone. Dalla pronfondità della stessa, in seguito si calcolerà un peso dell'animale di circa 170-180 Kg. L'altezza stimata, anche secondo le impressioni del testimone, si aggirerebbe intorno ai 170 cm.
Proprio durante i rilevamenti, uno del team presente, di guardia alle Jeep, si accorge della presenza di qualcosa intorno a loro. Spaventato, da' l'allarme. Tutti salgono nelle auto e fanno ritorno in paese, lasciando le attrezzature sul posto. Torneranno a recuperarle tempo dopo, facendo esplodere dei petardi nel bosco circostante, nella speranza di scongiurare un attacco. All'altezza di circa 130 cm da terra, sulla corteccia degli alberi, vengono rinvenuti (e prelevati) ciuffi di pelo color mogano. Il tutto verrà spedito al laboratorio di Firenze per le analisi, dei cui risultati tuttavia non si saprà mai niente.
Due giorni dopo l'incontro "ravvicinato" con la creatura, Oddo riceve una visita inaspettata: un uomo, che si identifica come un'autorità militare del capoluogo umbro, chiede a Oddo di raccontare alla stampa e alla gente, di avere visto, quel giorno, un orso. Oddo, un uomo integro e assolutamente schietto, risponde che non dirà mai di avere visto un animale che non ha visto. Il suo interlocutore insiste, arrivando a dire che si tratta di un argomento delicato e segreto. Oddo, ancora una volta, risponde che piuttosto che mentire, non dirà più niente, visto che il caso che si sta creando intorno alla vicenda lo infastidisce non poco.
In quello stesso periodo un elicottero della polizia sorvola quotidianamente la zona compresa tra Gubbio e Scheggia. Resterà in perlustrazione per un mese circa.
E' sempre dello stesso periodo un fatto curioso, che colpisce molto Oddo: l'uomo che gli si era presentato come un'autorità, una sera, si trova al bar del paese. Sembra particolarmente cordiale, stringe amicizia con i ragazzi del posto e paga da bere a tutti. Fino a tarda notte [fino all' una circa n.d.r.] continua a pagare, spendendo circa un milione di lire in bevande. Molti sentono i suoi inviti a brindare, e le parole "i soldi non sono i miei" vengono notate da Oddo, andando a infittire il mistero di quello strano personaggio.
Non è passata nemmeno una settimana, gli abitanti del piccolo paese umbro si dividono tra l'agitazione e il dubbio (molti di loro, di notte, avevano sentito delle urla acuta provenienti dai boschi vicini): ecco che, allora, cominciano a comparire degli orsetti. Almeno sei, dislocati nei boschi della zona, in un raggio di 30 chilometri circa. Vengono avvistati da cacciatori, passanti, automobilisti. Sono degli orsi da parco, con tanto di collare. Questo non impedisce tuttavia il panico tra la gente, come dimostra il caso di un uomo che, di ritorno a casa con una busta di cibo, si vede inseguire per diversi metri dall'orso, fino a quando lo spaventatissimo signore getta via la busta per poter correre più liberamente. L'orso, che era solo interessato al contenuto della busta, si ferma ad annusarla, e l'uomo capisce che quella "belva" non voleva di certo sbranarlo. La presenza degli orsetti provoca però un ben diverso (e forse voluto) effetto: gli abitanti di Scheggia cominciano a deridere Oddo, convinti che la "creatura pericolosa e sconosciuta" era solo un orso. Ecco che l'uomo diviene oggetto di derisione e scherno, facendo crescere in lui un senso di delusione e rabbia.
Ma che non si fosse trattato di un orsetto appare chiaro dalla presenza, oltre che dell'elicottero, di numerose persone sparse per la zona, che si fermano per lungo tempo a parlare con i pastori della zona, facendogli domande su domande. Le bocche rimangono chiuse anche per il senso di diffidenza e ambiguità che gli interrogatori suscitano. Uno dei pastori, dopo l'ennesimo colloquio con uno di questi uomini - che gli chiedeva a che ora avrebbe portato via le sue pecore - si insospettisce e, fingendo di andarsene, si nasconde su una collina coperta di alberi, mettendosi in attesa. E' allora che è testimone di un episodio strano: in una casa abbandonata nel bosco vi sono dei militari e un paio di dottori. Ad un certo punto giunge un elicottero, che rimane sospeso sopra l'abitazione il tempo necessario per calare una sorta di gabbia, tirarla su e andarsene. Da quel momento non succederà più niente nella zona, e anche quattro orsetti su sei verrano prelevati e portati via. La notizia della loro presenza viene smentita e tutto sembra tornare normale. Con molti dubbi che rimangono nella mente degli abitanti di Scheggia. E, forse, qualcuno comincia a ricredersi sulla veridicità del racconto di Oddo Brunamonti.

RICOSTRUZIONE TECNICA E FOTOGRAFICA DELL'AVVISTAMENTO

Presentiamo in questo paragrafo la ricostruzione in dettaglio del luogo dell'avvistamento, le coordinate topografiche e una serie di foto e mappe che descrivono la zona e la sequenza dell'incontro tra Oddo e la creatura.
Dal particolare cartografico (sotto) si può notare la zona di Scheggia, che è immersa nel Parco del Monte Cucco, ricco di boschi e molto vasto.

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Nella foto satellitare (sotto) è evidenziato in rosso la zona in cui è avvenuto l'avvistamento

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Nel particolare (sotto) la strada in cui Oddo Brunamonti lavorava e veniva osservato dalla creatura. Si può notare, in fondo alla strada, in basso a destra, la casa abbandonata dalla quale sarebbe stata prelevata la strana creatura dopo l'arrivo di un elicottero.

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Foto 1 - Veduta della zona sul lato ovest

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Foto 2 - La creatura osservava Oddo Brunamonti al lavoro

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Foto 3 - Il luogo dove la creatura è rimasta, per più di due ore, ad osservare Oddo Brunamonti

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Foto 4 - il punto dove la creatura è scomparsa dopo il tentativo di aggressione

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COVER-UP

La vicenda narrata da Oddo Brunamonti offre degli spunti interessanti a riflessioni più ampie, sul metodo utilizzato dai governi (in generale, dai poteri decisionali e di controllo) per gestire determinati "problemi". Che la creatura avvistata a Scheggia fosse un "problema" appare chiaro dai successivi, immediati sviluppi che hanno seguito la testimonianza di Oddo. Se infatti ci si sofferma in dettaglio sul comportamento e sulle reazioni delle autorità (ufficiali e non) di fronte al caso, non si può fare a meno di notare delle curiose indicazioni: innanzitutto le autorità locali: esse hanno dimostrato di prendere immediatamente sul serio il racconto di Oddo, tanto da organizzare una battuta nei boschi quello stesso giorno. Il dettaglio curioso è che, di fronte al racconto dell'avvistamento di una "strana creatura" nei boschi, almeno un margine di esitazione o dubbio ci si sarebbe dovuto aspettare, specie quando si tratta di autorità, in genere poco propense a credere ad eventi che non siano razionalmente spiegabili. Al di là dell' ipotesi (remota, ma da menzionare) di forze dell'ordine particolarmente aperte e sensibili, la spiegazione più naturale sembrerebbe essere quella che le stesse autorità sapessero già della presenza della zona di qualcosa di anomalo, o per esperienza diretta (incontro nei boschi) o per dati indiretti (altre testimonianze, tracce sul terreno,...). Questo spiegherebbe la prontezza e la serietà con la quale è stato raccolto l'allarme di Oddo.
Altro dato importante, l'arrivo il giorno dopo di "esperti" per lo studio della zona dell'avvistamento. Anche la velocità con cui queste persone hanno raggiunto il posto, denota un interesse per il fenomeno che parrebbe essere stato acceso prima della testimonianza di Oddo in se stessa, come se, anche in questo caso, si fosse in stato di allert, pronti a cogliere la prima occasione utile per uno studio sul psoto, di voci che già circolavano nell'ambiente. A ripova del fatto che, forse, gli unici a non sapere della presenza di una strana creatura nei boschi, erano proprio gli abitanti della zona, ecco apparire pochi giorni dopo, a Scheggia, un personaggio che si presenta a Oddo Brunamonti con tanto di tesserino militare. L'uomo dimostra subito di conoscere il modus operandi necessario in queste circostanze: atteggiamento cordiale dopo aver mostrato credenziali importanti, "cortese" invito a tacere o a rettificare il racconto. E, se ciò non dovesse servire, tentativo di responsabilizzare l'interlocutore (sottolinenando la "gravità" e l'importanza del "segreto") o, in alternativa, aperte minacce. Quest'ultima eventualità sembra non essersi verificata nella circostanza.
Oddo Brunamonti, già infastidito dalla risonanza che il suo racconto sta avendo sugli organi di stampa (sulla cui faziosità o buona fede si potrebbe aprire un capitolo intero), non cede e, piuttosto che modificare il suo racconto, preferisce tacere. Ma la macchina del Cover-up non si può fermare con il silenzio. E' qui che si colloca naturalmente l'arrivo degli "orsetti" nelle zone ai piedi del Monte Cucco. Sei orsi, razionalmente dislocati in una vasta area (così dà amplificare il range di avvistamenti su scala macroscopica), per salvaguardare la versione che era stata già decisa in partenza (con o senza l'aiuto dell'interessato): Oddo ha visto un orso. La frase passa di bocca in bocca mano a mano che si susseguono gli avvistamenti di questi animali. E che l'intento della comparsa degli orsi non sia stato quello di tranquillizzare gli abitanti della valle di Scheggia e dintorni, è comprovato dal panico crescente che ha colpito in quel periodo le persone. L'episodio dell'uomo inseguito dall'orso citato in precedenza (par. CRONOLOGIA e VICENDA) è solo uno dei tanti esempi. Ma perchè la gente era così spaventata? Per il racconto di Oddo? Evidentemente no, visto che lui "ha visto un orso". Molto più probabile che le urla notturne provenienti dai boschi siano state udite da numerose persone e che altri abbiano visto qualcosa (oltre a coloro che lo hanno raccontato). Solo così potrebbe spiegarsi l'aria di estrema tensione che in quel periodo si respirava a Scheggia. E proprio dove c'è il panico, il Cover-Up procede spedito. L'uomo che spende più di un milione di lire ("soldi non miei") in bevande offerte agli avventori del bar - con gli scopi di dare credibilità alla propria immagine, di mostrarsi generoso e di indurre le persone ad appoggiare la versione dei fatti da lui sostenuta, ma anche tutti gli altri "inquisitori", che per giorni furono visti nelle campagne parlare con i pastori e i contadini, domandar loro di abitudini, orari, particolari sulla zona e su quello che eventualmente avessero visto.
L'elicottero che per un mese sorvolò la zona poteva essere posto si a protezione dei cittadini e per individuare la creatura selvaggia. Ma le sensazione, ripetiamo, è che gli "esperti" abbiano sempe avuto il controllo della situazione e, quindi, sapessero sempre dove trovare quell'essere bipede. Non a caso il presunto prelevamento dell'animale è avvenuto in pochissimo tempo, alla presenza di militari, uomini in borghese e dottori. Spedizione di recupero in piena regola, con tanto di elicottero che, sospeso sopra la casa nel bosco, cala una gabbia metallica e poi si alza in volo con la sua "preda".
A questo punto il Cover-Up, l'insabbiamento delle prove e l'occultamento della verità, non ha più ragion d'essere. Dopo pochi giorni, infatti, gli orsi scompaiono e ogni notizia relativa alla loro presenza viene meno o, addirittura, smentita. Tutto finito? Quasi, visto che Oddo continua a ricevere, ogni tanto, la visita di quell'uomo che, tanto cortesemente, lo aveva invitato a dire di aver visto un orso. E, in una delle sue visite, consegna al simpatico pensionato un fascicolo riguardante la vicenda del "mostro di Scheggia", con allegato un resoconto dei Chupacabras sudamericani e un disegno, ingrandito e di bassa qualità, del presunto animale "sconosciuto". La bestia vista da Oddo è completamente diversa, ma a loro non importa. La missione è finita, un finale sarcastico fa parte del gioco. Del loro gioco.
IPOTESI

Tra le tante ipotesi e supposizioni che si possono elaborare sulla base dei fatti oggettivi e delle proiezioni di logica dinamica, le principali sono:

Ipotesi aliena - La creatura avvistata da Oddo sarebbe un E.B.E. (Extraterrestrial Biological Entity), un essere esterno al nostro pianeta. Sui motivi delle visite aliene sulla Terra si dovrebbe aprire un capitolo a parte. Qui ci limitiano a dare per certe tanto le visite di esseri alieni, quanto i contatti ravvicinati (in questo caso si tratterebbe di un incontro del III tipo secondo la classificazione Hynek) tra questi e testimoni oculari. L'alieno avrebbe potuto avere un compito da portare a termine (raccolta di materiale, osservazione degli abitanti della valle o degli animali dei boschi), o essere un "esploratore" per la verifica della fattibilità di un'eventuale base da predisporre all'interno della zona (presumibilmente sottoterra).
Ipotesi Chupacabras - L'animale bipede avvistato potrebbe essere la versione nostrana del temibile e inafferrabile Chupacabras latinoamericano. Le somiglianze sembrerebbero essere piuttosto remote, limitandosi agli "occhi luminosi" e all'uccisione delle pecore. In questo caso, peraltro, non sono stati rilevati (sui cadaveri degli ovini) fori circolari nè asportazione di organi interni nè, tantomeno, mancanza assoluta di sangue.
Ipotesi di laboratorio - La creatura sarebbe in questo caso il risultato di un incrocio di laboratorio, presumibilmente tra l'uomo e la scimmia. Esperimento di laboratorio che, avendo bisogno di un collaudo sul territorio, viene lasciato per un certo periodo di tempo in un ambiente determinato, così da poter studiare e controllare il comportamento della creatura e le sue reazioni. Il controllo potrebbe avvenire tramite microchip ipodermico o collare (come è in uso tra gli zoologi) con collegamento diretto via satellite, in modo da avere sempre l'esatta posizione dell'oggetto.
Ipotesi mutante - Questa ipotesi tratta dell'eventualità che la creatura possa essere uno dei famosi "anelli mancanti" tra l'uomo e la scimmia, che di tanto in tanto vengono avvistati in varie parti del mondo. Big Foot, Sasquatch, Wild Man, Yeti, e così via. La mutazione sarebbe pertanto naturale e frutto di un diverso percorso evolutivo, o paraevolutivo, rispetto a quello dell'uomo.
Ipotesi criptozoologica - Collegata all'ipotesi precedente, la creatura potrebbe essere un animale semplicemente sconosciuto alla Zoologia ufficiale. Si entra allora nel campo della Criptozoologia, o della scienza che studia la specie di animali sconosciute alla scienza accademica
Dopo esserci recati sul posto e aver ricostruito interamente, con la collaborazione di Oddo Brunamonti, l'avvistamento, il contatto e gli spostamenti del testimone e della creatura; dopo aver ascoltato Oddo stesso sulla vicenda; dopo aver, infine, ascoltato il parere di studiosi e ricercatori, abbiamo maturato la quasi assoluta certezza che la creatura fosse il frutto di un esperimento di criptogenetica. Come sempre, tuttavia, lasciamo al lettore la possibilità di farsi un'idea propria della vicenda, confidando di aver presentato i fatti nel modo più preciso possibile, e soprattutto sotto i più diversi punti di vista.
INTERVISTA A ODDO BRUNAMONTI

1) E' LA PRIMA VOLTA CHE ASSISTE ALL'AVVISTAMENTO DI UNA STRANA CREATURA?

Io l’ho visto un attimo quella volta sola si, ma qualche giorno prima tagliavo le legne e mangiavo un panino, a un certo momento vedo i cavalli di un'azienda lì vicino che correvano, fuggivano. Ho pensato allora che doveva esserci qualche lupo nella zona, ne ho parlato anche con mio cognato. E poi sentii un urlo, simile a quello che la creatura lanciò quel giorno. Ma questo veniva da lontano, era più leggero.
2) AVEVA SOGNATO DI QUESTA CREATURA, O SI E' RITROVATO A FARLO SUCCESSIVAMENTE?
Prima, mai. Però dopo il fatto, per un mese intero mi svegliavo, la notte, con quell'urlo tremendo che mi echeggiava in testa, e mi vedevo l'immagine della bestia con la bocca spalancata davanti. E' stato un mese di tensione terribile.
3) E' L'UNICO IN PAESE AD AVERE AVUTO QUESTA ESPERIENZA?
Almeno altre due persone prima di me avevano visto la creatura, e poi ho saputo di altri avvistamenti nei dintorni. Quindici giorni prima di me, quaranta pecore sono state trovate morte con il cranio schiacciato. Un pastore è stato assalito da quella creatura e si è salvato solo grazie a uno dei suoi cani, che è tornato indietro e ha ingaggiato una lotta furibonda, sacrificandosi per il suo padrone. Il pastore ha ammesso di aver visto solo due occhi luminosi che lo caricavano, dal bosco.
Un uomo, passando per un sentiero nel bosco con la sua moto, ha intravisto qualcosa delle dimensioni di un uomo appoggiato ad una quercia. Quando è tornato indietro, non c'era niente.
Un cacciatore con i suoi cani ha invece visto la creatura camminare con andatura scimmiesca tra gli alberi. I cani, terrorizzati, sono scappati rifugiandosi in auto.
E, ne sono sicuro, anche la Guardia Forestale qualcosa ha visto.
Per non parlare, poi, di tutti quelli che, nella zona, sentivano quegli urli acuti provenienti dai boschi.
4) SI SONO VERIFICATI ALTRI FENOMENI ANOMALI COLLEGATI ALL'AVVISTAMENTO?
Un fatto strano mi è capitato circa due-tre anni fa [quindi circa sei anni dopo l'avvistamento n.d.r.]: una luce rossa è scesa sulla montagna dietro la mia casa, siamo stati in due a vederla, e poi è scomparsa tra i boschi. Il tutto è durato pochi secondi, l'oggetto scendeva velocissimo e, poi, arrivato alla base del monte, è sparito. Non so se c'è un collegamento con la creatura.
5) QUALI SONO I PARTICOLARI CHE PIù L'HANNO COLPITA, DELL'ESSERE CHE HA VISTO?
Il lungo pelo color mogano, l bocca enorme con una fila di denti piatti, e l'urlo. Un urlo acuto come quello che si lanciano i babbuini del deserto quando sono in pericolo. Però questo era più forte, più penetrante. E poi, quando è fuggito, ho visto gli alberi del bosco che si piegavano al suo passaggio. Quella bestia doveva avere una forza enorme. Ed era anche intelligente. Quando ha capito che l'uomo si interessava a lui, ha smesso di lanciare quelle grida. Evitava di camminare sul terreno bagnato, per non lasciare impronte. Gli animali selvatici non attaccano l'uomo, a meno che non vengano feriti o debbano difendere la prole. Di solito fuggono. Il comportamento della creatura che ho visto io non era naturale.
6) DOPO L'AVVISTAMENTO, HA CAMBIATO QUALCHE SUA ABITUDINE?
No. Anche se la paura è stata tanta, io l'anno dopo sono tornato sulla stessa zona per tagliare la legna. Ci sono nato nei boschi, e conosco tutti i suoni degli uccelli e i versi degli animali. Nei boschi, la paura non l'ho mai conosciuta.
7) SONO STATE AVVERTITE LE AUTORITA' COMPETENTI? COSA HANNO FATTO?
Le ho avvertite il giorno stesso e sin sono recate immediatamente sul posto. Nei giorni seguenti c'è stato un via vai di persone che riprendevano con le telecamere, prendevano il calco delle impronte, facevano domande ai pastori. E c'è stato un elicottero della polizia che, per circa un mese, sorvolava continuamente la zona.
8) SI E' FATTO UN'IDEA DI CHE GENERE LA CREATURA POTESSE ESSERE?
Parlando anche con un professore universitario mio amico, penso si sia trattato di un esperimento di laboratorio, qualcosa creato in laboratorio e poi lasciato libero.
9) COSA NE PENSA DEL FENOMENO UFO?
Prima non ci credevo. Credevo che l'uomo era il solo essere intelligente nell'Universo. Dopo l'esperienza che ho avuto ho cambiato opinione. Credo negli Ufo, credo che non siamo soli.

10) PENSA CHE UNA COSA DEL GENERE SI RIPETERA' IN FUTURO?
Si. Non credo si fermeranno, perché c'è un grande interesse per questo genere di cose. Spendono miliardi per questo, io credo che può benissimo succedere ancora.


Fonte:www.thexplan.net

view post Posted: 23/5/2010, 15:00     +1riflessioni - Riflessioni

Non é vero che abbiamo poco tempo: la verità é che ne perdiamo molto. (Seneca

view post Posted: 17/5/2010, 10:17     +1San Pasquale Baylon, Religioso - Almanacco del mese
San Pasquale Baylon, Religioso

Torre Hermosa, Spagna, 16 maggio 1540 - Valencia, 17 maggio 1592

Facendo il pastore in solitudine, egli si dedicò alla preghiera e alla penitenza. Rifiutata una ricca eredità, entrò nel convento di Santa Maria di Loreto dei Francescani Riformatori Alcantarini. Per umiltà rimase un semplice fratello laico, portinaio e adetto ai servizi. Ricco, benché illetterato, di scienza infusa e e di doni carismatici a lui si rivolsero per consiglio anche illustri personaggi, compreso il suo Provinciale che gli affidò il compito pericoloso di portare documenti importanti a Parigi, per cui rischiò di essere ucciso dai calvinisti. Difensore strenuo della fede, fu autore anche di un piccolo libro di sentenze comprovanti la reale presenza di Cristo nell'Eucaristia e il potere divino trasmesso al pontefice.

Altri Santi del giorno
Beata Antonia Mesina
Beata Giulia Salzano Fondatrice
Beato Ivan Ziatyk Sacerdote
Santa Restituta Madre (?) di S. Eusebio
Santa Restituta di Teniza Martire



view post Posted: 21/4/2010, 15:38     +1Casa: Trucchi e Consigli - Casa: Trucchi e consigli
Lucidare con il pane

l’alimento più diffuso sulle nostre tavole, quello che non può assolutamente mancare, e certamente uno dei più antichi. Eppure il pane riserva ancora molte sorprese. Chi ha l’abitudine (pessima!) di scartare buona parte della mollica, sappia che può utilizzarla per strofinare i gioielli d’oro. A cosa serve? Semplicemente, a renderli più lucidi e splendenti che mai.


www.barbanera.it/consiglio.php?consiglio=riciclare&x=20&y=9
view post Posted: 16/4/2010, 15:53     +1Casa: Trucchi e Consigli - Casa: Trucchi e consigli

Per gli imprevisti


A casa o in viaggio quando meno ce lo aspettiamo, nascono le difficoltà. Che fare? I trucchi possono essere tanti.

Candele perfette

:

Se avete acquistato delle candele di diametro troppo grande rispetto a quello del candeliere, non sforzate per farle entrare perché si romperanno. Immergete piuttosto l'estremità in acqua calda appena prima di inserirle nel candeliere: entreranno senza problemi.

Carta vetrata



se l'arrotino non c'è: Un metodo semplice per affilare un paio di forbici: munitevi di un foglio si carta vetrata e tagliatelo per molte volte di seguito. Preparate quindi una miscela, composta per un terzo di petrolio e per due terzi di olio di oliva. Immergete le forbici per una notte e al mattino saranno come nuove.

Due alternative per lavatrice:



Non avete l'apposito prodotto anticalcare per la lavatrice? Usate il bicarbonato. Al posto dell'ammorbidente potete invece versare due cucchiai di aceto nell'ultimo risciacquo.

Trova subito la lente smarrita:



Se vi cade a terra una lente a contatto prendete una calza di nylon e applicatela sulla bocca del tubo dell'aspirapolvere; la lente resterà incollata al nylon quando verrà aspirata.

Quando non c'è il ferro da stiro:



Siete in viaggio e non potete stirare pantaloni oppure gonne? Passate il tessuto con una spugna pulita inumidita e ben strizzata, soprattutto sulle parti sciupate. Tirate bene la stoffa e lasciate asciugare all'aria.

123 replies since 9/2/2010