Il Medium e la Medianità

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icon9  view post Posted on 4/3/2010, 14:09     +1   -1
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rosa

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IL MEDIUM E LA MEDIANITA'



Medium è una parola di origine latina e significa
mezzo, tramite. Nel linguaggio degli spiritisti
sta quindi a significare quelle persone e quegli
individui che, grazie a caratteristiche del tutto
particolari, riescono a "fare da tramite" alle
comunicazioni degli spiriti. Le modalità con cui
tale contatto può avvenire sono molteplici e
svariate. Spesso usati con lo stesso significato
sono anche sensitivo, paragnosta e psichico.
Questi termini vengono più che altro utilizzati
da altre categorie di studiosi e ricercatori che
non dagli spiritisti, per i quali il vocabolo
medium, ormai consacrato dalla tradizione e
dall'uso, è considerato il migliore. Il sensitivo
è infatti per il parapsicologo la persona che
racchiude in sè delle doti paranormali e che
riesce ad ottenere fenomenologie parapsichiche,
senza però ricorrere all'ipotesi che queste
qualità gli vengano indotte o suggerite
dall'esterno e nella fattispecie, da entità
disincarnate. Di conseguenza, per medianità
deve quindi intendersi la capacità di un
individuo a provocare o a coadiuvare
l'estrinsecazione o la produzione di fenomeni
paranormali. Si può dire infine che la figura
del medium è tutt'altro che recente e che fin
dalle prime manifestazioni di razionalità
nell'essere umano si sono avute individuazioni
di medianità, più o meno significative.
Attualmente gli studiosi e i ricercatori sono
divisi in due grossi filoni, che si
contrappongono, in merito alla natura e alle
caratteristiche della medianità. Da una parte
si sostiene che essa sia una dote o una qualità
diffusa a ogni individuo, anche se in forme
spesso molto latenti, e che per sorgere alla
luce della consapevolezza ha bisogno di stimoli
più o meno forti e consistenti.
Dall'altra si afferma invece che essa sia una
caratteristica tutt'altro che comune e diffusa
e che riguardi anzi soltanto una minima parte
quasi una categoria ben definita di persone.
Per i primi studiosi invece ogni essere umano
è quindi potenzialmente un medium, per gli
appartenenti al secondo gruppo solo alcuni
individui particolarmente dotati e segnati
forse da disposizioni di ordine fisiologico e
spirituale del tutto peculiari, sono in grado
di esplicitare doti di paranormalità e di
medianità. A tutt'oggi la frattura in questo
senso è ancora assai profonda e non è possibile
esprimere un parere definitivo in un senso o
nell'altro. Mentre molte osservazioni portano
a dare credito alla prima ipotesi, molte altre
spingono a credere che la seconda sia quella
più corretta. Storicamente, è prevalsa l'idea
che i medium siano una categoria a sè stante,
all'interno dei numerosi tipi umani.

Il fatto che alcune persone realizzassero fenomeni
inconsueti o che in loro presenza si scatenassero
forze sconosciute, ha sempre spinto a pensare che
si trattasse di "diversi" e di "segnati" per la
quale la società si sentiva quasi in dovere di
esplicare una funzione di rigetto e di rifiuto,
a volte violento e deleterio.
Ricordiamo in questo proposito la fine di presunti
maghi, streghe, guaritori, medium e paragnosti, in
epoche storiche neppure tanto lontante dall'odierna,
diventa spontaneo e naturale, Armando Pavese,
studioso di fenomenologie paranormali, scrive in
merito:

In genere l'ignota origine dei poteri paranormali ha
sempre fatto paura poichè il loro manifestarsi turbava
il senso di tranquillità, di ordine e di equilibrio di
una società conformista e timorosa di affrontare e
capire il problema di questa minoranza etnica che è il
popolo dei sensitivi. Preferiva, perciò, la soluzione
razzista della persecuzione, della emarginazione o della
derisione, anche se poi il popolino si serviva dei loro
poteri.

Per fortuna oggi, il destino e la sorte dei medium e dei
paragnosti è ben diversa se non addirittura opposta.
Quindi la fatidica frase interrogativa elaborata per la
nostra situazione: "Medium si nasce o si diventa?", non
trova almeno fino ad ora un'esauriente risposta. Le
ricerche nel campo della medianità e della paranormalità
potranno però dare indicazioni precise e definite.

L'insorgere di poteri medianici e paranormali avviene in
modi svariati e molteplici: non esistono indicazioni che
mettano in rilievo periodi della vita dell'individuo
propensi o momenti psichici precisi. I medium possono
essere giovani, maturi o anziani, anche se c'è una certa
predisposizione nella medianità nelle prime 2 fasce di età.
Fra i giovani è molto frequente il fenomeno di poltergeist.
Nelle manifestazioni spiritiche di questo tipo sono gli
adolescenti a manifestare inaspettate, a volte violente
e dirompenti doti medianiche, che si palesano con la
rimozione di oggetti e uno scompiglio innaturale e
spontaneo nell'ambiente in cui vive il soggetto. Ma in
genere la medianità più forte risiede in individui di
età media e tende poi ad affievolirsi con il trascorrere
degli anni. Questa osservazione giustifica l'atteggiamento
a volte istrionesco e truffaldino di qualche medium ormai
avanti negli anni: vedendo scomparire le proprie
capacità paranormali e non volendosi arrendere all'evidenza
opera trucchi e cerca di ingannare gli sperimentatori.
Lo studio della vita dei grandi medium ha dimostrato che
spesso la medianità si manifesta come un fatto improvviso
e spontaneo, legato però a qualche evento particolare
nella vita del soggetto, come traumi psichici, dolori
intensi, cadute e colpi profondi.
La mistica e sensitiva tedesca Teresa Neumann a causa di
un incendio che le provocò uno spavento violento, perse
la vista, in parte l'udito e la mobilità fisica ma acquisì
doti paranormali eccelse. Mentre il notissimo Daniel
Dunglas Home per il quale il fatto di essere orfano e una
violenta caduta da piccolo significarono molto per il
nascere e lo svilupparsi in lui doti medianiche.

All'inizio si pensava che alla medianità si connettessero
patologie e malattie di natura nervosa e psicologica.
Per esempio, Jean-Martin Charcot la considerò legata
all'epilessia e all'isterismo; altri studiosi moderando
le forse un pò affrettate conclusioni, si limitarono
a indicare nella disponibilità medianica un terreno
favorevole all'insorgenza di isteria e di altre malattie
di natura nervosa.

Oggi, grazie al procedere di esperimenti e di analisi,
non si concorda più con queste supposizioni e si cerca
di investigare i medium e i sensitivi nel modo più
corretto possibile, inquadrandoli come esseri umani
normalissimi e tentando in modo particolare, di
osservarne carattere e natura dal punto di vista
psicologico, intimo e profondo. A livello fisico e
somatico non esistono parametri precisi che accomunino
i fautori della medianità. Alcune ricerche indicano un
maggior numero di medium donne, ma la cosa potrebbe
spiegarsi con un semplice ragionamento sociologico.
Infatti è molto facile per un uomo avere attività
sociali che potremmo definire "svianti".
La donna, ha sovente maggior tempo a disposizione per
dedicarsi alla cura di queste particolari doti e per
natura, una disponibilità e una tendenza, in sè e per
sè, più evidente e palese, anche a livello caratteriale.
Ancora più numerose e approfondite sono state le
elucubrazioni pratiche e teoriche a livello psicologico,
sia da parte dei metapsichici, sia dai parapsicologi
odierni. Le indagini più interessanti sono quelle svolte
da Gertrude Schmeidler, statunitense, e dal professor
Hans Bender, tedesco.

La prima, scrive:

Che tipo di persone sono i medium? E' una domanda
interessante quanto difficile. I sistemi tradizionali
di divisione in categorie, infatti in questo caso non
sono assolutamente applicabili. Possono essere maschi,
femmine, giovani, maturi, ricchi o poveri, negri,
bianchi, gialli, scuri o chiari, attivi o indolenti,
magri o grassi, con caratteri impetuosi o timidi.
Ma se non li possiamo inquadrare con le categorie
solite, che cosa può venirci in aiuto? Forse possiedono
zone cervicali particolari, secrezioni e funzioni
chimiche speciali, o tratti caratteriali e psicologici
del tutto anormali? Per rispondere onestamente a tutti
questi interrogativi si può solo dire: "Forse".
Non sappiamo nulla infatti, della chimica magica dei
medium e ben poco conosciamo della loro personalità
psichica.

Stando alle osservazioni di questi due studiosi, di
solito i medium e i sensitivi sono persone estroverse,
sensibilissime agli stimoli esterni di qualsiasi
natura, a volte con tendenze isteriche, molto propensi
ad identificarsi con le persone che li circondano,
dalla personalità a volte orgogliosamente testarda
o all'opposto disgregabili e attaccabili con facilità.

Un altro ricercatore e psicologo H.J. Eysenck, ha
evidenziato un lato tipico, che ritiene possa
considerarsi una sorta di costante, del carattere
medianico: l'estroversione. Secondo lui, questa
peculiarità sta alla base del successo di un medium
e della sua disponibilità a mettersi in recezione
per comunicare con il mondo degli spiriti. E' bene
però ripetere che non esistono concettualizzazioni
rigorose e obiettive per indicare o far individuare
un medium.

Secondo alcuni studiosi la medianità è un carattere
ereditario: si può quindi trasmettere di madre in
figlio e, come molti caratteri genetici, può
ricomparire in discendenti anche non prossimi di un
nucleo familiare, il quale annoveri al suo interno
sensitivi e medium.

Per altri ricercatori, specialmente gli spiritisti, il
problema non è rilevante, in quanto è la disponibilità
spirituale, a indurre lo spirito disincarnato a
manifestarsi tramite un certo medium anzichè un altro
e a scegliere un individuo anzichè un altro.

Scrive Angelo De Micheli:

Non si deve considerare la medianità come un'attitudine
o un'abilità. L'abilità di un chirurgo nasce dal suo
studio, dalla attitudine che egli può utilizzare quando
lo ritiene opportuno. Non si può fare altrettanto, con
la medianità. Non è il medium il depositario o il padrone
di questa possibilità. La sua natura e la sua intensità
sono a diretta dipendenza di una volontà estranea. Se
vogliamo parlare di predisposizione alla medianità
dobbiamo considerare questa, strettamente in relazione
con l'organismo del medium, indipendentemente dal suo
profilo morale. La funzione del medium è mettere a
disposizione il proprio corpo, di contribuire attraverso
supporti fisici alla produzione di fenomeni paranormali.
E' logico che un'entità di livello superiore tende a
esprimersi attraverso un medium che presenta condizioni
morali valide.

La medianità si può anche trasferire tramite una specie
di invio energetico od ondulatorio di vibrazioni che si
trasferiscono dal medium in coloro gli sono di solito
in contatto diretto. E' famoso il trasferimento di
medianità ad altre persone, di Home e Valiantine.
Per lo spiritismo, la medianità deve quindi considerarsi
quasi un dono divino, che può essere utilizzata sia nel
bene che nel male.

Come in ogni genere di attività umana, sia di natura
fisica che spirituale, anche per la medianità sono
molti gli aspetti e i fattori che contribuiscono alla
sua estrinsecazione. Essi possono essere l'interesse,
gli stimoli di varia natura, il piacere di dare spettacolo
e di suscitare emozioni, gli stati di coscienza, le
attitudini, gli atteggiamenti. Numerosi possono essere
anche i fattori che la inibiscono, come il timore di
cadere nel motteggio del prossimo o le minacce dei
familiari e degli amici, i quali la maggior parte delle
volte producono l'effetto di annullare le predisposizioni
del medium.

La casistica di studio ci dice che si possono distinguere
due tipi di medium:

Medium a effetti fisici.
Sono propensi a produrre fenomeni paranormali del tipo
movimenti di oggetti, smaterializzazioni, materializzazioni,
telescrittura, apporti e asporti, rumori, luci, ecc.

Medium a effetti psichici o parapsichici.
Sono soliti e propensi a manifestare fenomenologie tipo
telepatia, chiaroveggenze, possessione, precognizione, ecc.

In entrambi i casi, per lo spiritista si verifica
l'intervento di un'entità disincarnata che ottiene le
manifestazioni suddette.
E' anche vero che la medianità psichica e fisica non
rappresentano due fenomeni differenti, bensì uno solo
che si presenta però con aspetti e modalità diversi.
Tuttavia è anche vero che, di solito un medium è
propenso a produrre, con una certa simpatia e con una
certa regolarità, determinati fenomeni anzichè altri.
Diventa allora molto importante l'esperimentatore, il
suo atteggiamento e il suo modo di trattare con il
soggetto medianico. Il termine più esatto, per definire
tale figura è consultante, intendendo che si
rivolge al medium per avere notizie di qualsiasi genere
e natura. Nella pratica medianica e spiritica i
consultanti rivestono grande importanza ed esercitano
una notevole influenza sia sulla riuscita dell'esperimento
sia sull'atteggiamento del medium stesso; si classificano
in due gruppi:

Consultanti buoni o predisposti.
Presentano tutte le caratteristiche e i requisiti di
adattabilità, apertura e prontezza richiesti nella
pratica spiritica.

Consultanti cattivi o non idonei.
Sono di solito sprovvisti di tatto e sensibilità e
quindi rendono vano non solo ogni sforzo del medium,
ma ogni possibile tipo di esperimento.





Tratto da:

IL LIBRO DELLO SPIRITISMO

copyright di CLAUDIO MARCHIORO E FRANCO OSSOLA


copyright di edizioni Rusconi Libri s.r.l.

 
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