A. Cairoli e V. Rossi : Due ruote tricolori
MXGP Italia, Cairoli: "Non sono finito"
"So quello che valgo, quanto ho sofferto negli ultimi due anni con gli infortuni e quanto abbiamo lavorato per essere dove siamo oggi",
dice Cairoli dopo la vittoria a Ottobiano
"E’ sempre bello vincere in casa, anche se correre in Italia è molto impegnativo, perché ogni tifoso che incroci ti dice che è venuto per vederti vincere e sei sempre impegnato con sponsor ed eventi vari", commenta Tony Cairoli dopo aver conquistato la vittoria al GP d'Italia a Ottobiano con una splendida doppietta.
"Quest’anno siamo riusciti a farlo due volte e la cosa mi rende orgoglioso e ancor di più perché sono due anni che sento dire che “Cairoli è finito” e vincere su una pista tecnica ed impegnativa come questa, con questo caldo non è stato semplice ma ci sono riuscito", aggiunge Cairoli. "Non lo dico solo perché ho vinto ma perché so quello che valgo, quanto ho sofferto negli ultimi due anni con gli infortuni e quanto abbiamo lavorato per essere dove siamo oggi e credo che il pubblico si sia divertito parecchio a vedere delle belle gare e dei bei duelli".
Il siciliano, primo sia nelle libere che nelle cronometrate del sabato, ha vinto la gara di qualifica, dopo una partenza difficile, che lo ha visto quasi a terra alla prima curva e quindicesimo alla seconda. Il pilota del KTM Red Bull Factory Racing Team si è reso autore di una bella rimonta, che lo ha portato a prendere il comando a due giri dal termine e ad agguantare la quinta pole dell’anno, sotto un sole cocente ed una temperatura di 36°.
MARCIA TRIONFALE - La domenica si è trasformata in una marcia trionfale per l’otto volte Campione del Mondo, che ha dominato gara uno dalla prima all’ultima curva, senza lasciare alcuna chance ai rivali. In gara due Cairoli con la sua KTM 450 SX-F si è aggiudicato nuovamente l’hole-shot ed ha battagliato per metà gara con il suo compagno di marca Herlings, prima di passarlo ed andare a vincere con un distacco di oltre trenta secondi, in condizioni di grande caldo e fortissima umidità, dimostrando di essere preparato alle condizioni più difficili.
"Quest’anno mi sento bene sia fisicamente che con la moto ma non gareggio per vincere tutte le gare ma bensì per un obbiettivo più importante: il Campionato", dichiara Cairoli. "Sono felice di vedere quanta gente venga ancora a vedermi correre dopo più di 10 anni e do sempre il 100% per ripagarli del loro supporto. Sono anche molto grato al mio team ed a KTM per il fantastico lavoro che facciamo sulla moto con continui sviluppi e miglioramenti".
Con l’ottantunesima vittoria di Gran Premio Tony allunga in Campionato a 67 punti sul secondo in classifica ed a 70 sul terzo. Prossimo appuntamento con la MXGP ad Agueda, in Portogallo, tra una settimana per il dodicesimo round del 2017.
MotoGP Assen, Rossi: "Ho pensato... dai, è fatta! Poi... la pioggia..."
La soddisfazione di essere tornato alla vittoria in una gara difficile. Il duello con Petrucci. Il contatto con Zarco. Valentino spiega il suo GP Olanda.
Si possono perdere delle battaglie ma l'importante è vincere la guerra e per riuscirci bisogna avere talento e una voglia di vincere fuori dal comune. Rossi ha 38 anni, tanti per uno sportivo che gareggia nella MotoGP, la massima espressione agonistica del motociclismo. Eppure Valentino non smette mai di stupire e di vincere. Da oltre un anno Rossi non saliva sul gradino più alto del podio e ci è tornato nel giorno in cui il suo risultato ha riaperto i giochi mondiali. La storia insegna che Valentino, quando era giovane, ha dominato. Oggi Rossi non è più un ventenne, non ha sempre il colpo del KO, però grazie alla sue esperienza e alla sua voglia di restare al vertice è ancora in grado di lottare per la vittoria, delle gare e del campionato. Ci sono delle piste in cui Valentino ha una marcia in più ed Assen è una di queste. In Olanda Rossi ha vinto anche nel 2013, dopo due anni da dimenticare in Ducati e in una stagione in cui il suo feeling con la Yamaha M1 e con la parte alta della classifica era da ricostruire.
GAREGGIARE PER VINCERE - "Questa è una pista speciale - ha dichiarato Rossi -. Ho vinto di nuovo una corsa dopo circa un anno di digiuno. È una sensazione fantastica. Io corro in moto e lavoro tutto l'anno per godere qualche ora dopo una vittoria. Questa è la decima, ad Assen. Un primo posto importante per il campionato, perché ora siamo tutti più vicini". Sull'asciutto ero a posto e quando ho pensato… Dai, è fatta… è arrivata la pioggia. Ho immaginato che negli ultimi due giri avesse smesso di piovere e ho guidato di conseguenza!".
IL DUELLO CON PETRUCCI, L'ATTACCO A ZARCO - Sull'asciutto Valentino era il più veloce. A nove giri dalla fine Rossi era in fuga e sembrava imprendibile. In quel momento, però è arrivata la pioggia ed è iniziato il duello con Petrucci: "È stata dura, perché in condizioni di asfalto umido Petrucci è molto forte - ha detto Rossi -. A dire il vero quest'anno Danilo è veloce anche sull'asciutto... Oggi ho anche capito che Zarco non è cattivo. Semplicemente non è capace. Non è in grado di capire la distanza tra due moto. Mi ha colpito e mi ha rovinato la tuta… gli manderò la fattura della riparazione!".
Da motosprint